UN VIAGGIO TRA BIODIVERSITÀ, AGRICOLTURA SOSTENIBILE, INNOVAZIONE E SAPERE TRADIZIONALE
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Continua il ciclo di visite degli studenti del Tagss tra le aziende della filiera agroalimentare sarde.
Oggi racconteremo l’esperienza trascorsa durante la visita all’azienda agricola e fattoria didattica della “famiglia Orro” . Un bell’esempio di multifunzionalità* dove, alla produzione primaria e alla trasformazione dei propri prodotti, si affiancano attività complementari come la fattoria didattica.
Scopo delle visite è stato quello di mostrare i processi coinvolti nelle filiere di produzione. In particolare l’attenzione è stata focalizzata sullo sviluppo delle piccole aziende agricole multifunzionali.
Ad accoglierli e ad accompagnarli il titolare dell’azienda, Davide Orro, un giovane imprenditore che, ha sfruttato le sue conoscenze di agronomo e il suo intuito, per trasformare l’azienda agricola familiare, in un’azienda agricola multifunzionale di eccellenza.
Davide, che è anche decente nel nostro ITS, ha diviso la visita in due incontri.
Durante il primo, gli studenti hanno avuto modo di verificare l’intero ciclo di lavorazione dell’olio extravergine d’oliva: partendo dalla visita in campo con l’illustrazione delle tecniche di impianto, coltivazione e raccolta delle olive, per proseguire con il conferimento delle olive presso il frantoio per la frangitura e produzione dell’olio extravergine d’oliva. In frantoio sono state analizzate tutte fasi di lavorazione del prodotto fino all’ottenimento dell’olio e dei sottoprodotti e relativo smaltimento/riutilizzo.
A conclusione della giornata, si è parlato della filiera olivicola olearia e di trasformazione agroalimentare in un’ottica di multifunzionalità aziendale.
Il secondo giorno, è stata percorsa tutta la filiera di produzione vitivinicola con particolare attenzione al vitigno/vino Vernaccia di Oristano: prodotto simbolo dell’enologia regionale che per le sue caratteristiche uniche al mondo è considerato un vino speciale. La visita è iniziata dal campo, con l’analisi delle tecniche di impianto, di allevamento e produzione, fino alla vendemmia e al conferimento delle uve in cantina, qui è stato analizzato il processo produttivo: dalla fermentazione alcolica all’affinamento in botte scolma (processo tipico del Vernaccia di Oristano). A conclusione della giornata è stata rivisitata la filiera vitivinicola dal punto di vista della multifunzionalità.
L’interesse mostrato dagli studenti durante le due visite è stato elevato, con diversi momenti di dibattito e approfondimenti sulle tematiche trattate.
L’azienda agricola Famiglia Orro, di cui vantiamo il partenariato, coltiva unicamente vitigni autoctoni, olivi e ortaggi tipici del territorio. La difesa della biodiversità porta anche alla riscoperta e valorizzazione delle antiche tecniche di trasformazione e delle ricette locali.
“Tradizione ed innovazione sono un binomio sempre presente nel nostro lavoro” – dice Davide Orro – Coltiviamo la “Vernaccia di Oristano”, vitigno unico al mondo, producendo l’omonimo vino nel pieno rispetto dell’antica tecnica tradizionale. Ma ci siamo impegnati anche ad innovare producendo altre tipologie di vino partendo sempre da questo nostro vitigno autoctono: un bianco da pasto che chiamiamo “Tzinnigas”, un passito dal nome “Passentzia” e “karesia” che nasce grazie all’affinamento su legno di ciliegio. Coltiviamo il vitigno a bacca rossa Nieddera producendo in purezza due vini “Zenti Arrubia” rosato e “Spinarba” rosso. La stessa relazione può essere ritrovata nella trasformazione delle olive. Dopo anni di esperimenti e studi nei nostri laboratori, siamo riusciti a ridare ampiezza ad una antica ricetta “Oìa Pistada” (oliva pestata) e più recentemente “PrimOlì”. Entrambe sono ottenute con un’antica tecnica di lavorazione che ci permette di conservare il gusto fresco dell’oliva e garantire un prodotto salubre con una bassa concentrazione di sale. A completare la gamma delle nostre produzioni vi sono le Creme Vegetali e le “Petiterias” con le salse. Tutti i nostri prodotti sono privi di aromi artificiali, conservanti chimici, farine o addensanti. È importante tenerlo a mente specialmente nell’assaggio dei prodotti, poiché il loro sapore è sontuoso e ricco. Ciò è dovuto esclusivamente alla qualità intrinseca dei prodotti originari ed alla nostra cura ed attenzione nel processo di trasformazione. Inoltre, sono anche privi di glutine. E poi c’è la Fattoria Didattica dove, organizzando percorsi rivolti a studenti e turisti, spieghiamo il processo del cibo dalla terra alla tavola. Così facendo tramandiamo il sapere rurale del nostro territorio alle generazioni future, evidenziando la stretta relazione tra cibo e vita”.
*L’azienda agricola multifunzionale è quella che esercita l’attività agrituristica e vende direttamente i propri prodotti, ma anche quella che svolge attività didattiche, cura e mantiene il verde pubblico, riqualifica l’ambiente, gestisce le aree venatorie e la forestazione, eleva il potenziale turistico di una determinata area e contribuisce allo sviluppo rurale del territorio.
